A differenza dei cinquantanni del regno della dinastia aragonese, alla quale lUmanesimo europeo deve la fondazione dellAccademia Pontaniana, i due secoli in cui Napoli fu sottoposta al dominio dei viceré spagnoli (1503-1707) non hanno trovato unadeguata considerazione da parte delle discipline moderne.
La mancanza di una valutazione obiettiva dei contributi culturali che Napoli apportò allEuropa è dovuta, probabilmente, alla molteplicità e complessità delle attività intellettuali, culturali e scientifiche allora presenti nel Mezzogiorno dItalia.
Se è vero che tutto quel periodo fu teatro di violenti antagonismi tra la volontà di affermazione della città partenopea e il desiderio di potere assolutistico della monarchia degli Asburgo, ben presto la città più popolosa del Mediterraneo si trasformò in un centro così fiorente di attività filosofica, scientifica, letteraria ed artistica che, nei momenti gloriosi del Siglo de Oro, superò, per la sua capacità dattrarre gli spiriti più creativi dellimpero spagnolo, la corte di Madrid.
Così, partendo dalle ricerche originali di Benedetto Croce e ripercorrendo il dibattito scaturito dagli studi di Fernand Braudel, una trentina di ricercatori europei, rappresentanti di diverse discipline storia politica e sociale, filosofia, botanica, fisica, scienze letterarie, linguistica, storia dellarte e della musica si sono impegnati, in un dibattito organizzato dal Zentrum für Interdisziplinäre Forschung dellUniversità di Bielefeld e dallIstituto Italiano per gli Studi Filosofici, a chiarire la densa rete di interazioni e interdipendenze tra la potenza straniera e le forze vive della civiltà napoletana di quellepoca.
Attraverso le loro molteplici analisi della Napoli vicereale oggi sintravedono le specifiche condizioni desistenza e organizzazione di una delle prime capitali genuinamente interculturali dellEuropa moderna.
Testi di:
(I TOMO) Monika Bosse, André Stoll, Giuseppe Galasso, Giovanni Muto, Mireille Peytavin, Cesare Vasoli, Franco Bacchelli, Luca DAscia, Saverio Ricci, Germana Ernst, José María López Piñero, José Pardo Tomás, Annamaria Ciarallo, Amalia Perfetti, Oreste Trabucco, Victor Navarro Brotons.
(II TOMO) Monika Bosse, Raffaella De Vivo, Karl Maurer, Luis F. Bernabé Pons, Begoña Souviron López, Carl Hermann Middelanis, Raffaele Sirri, Teresa Cirillo, August Buck, Monika Bosse, Edgar Radtke, Michele Rak, André Stoll, Felice Gambin, Fernando Díaz Esteban, Andreas Beyer, Jutta Held, Sebastian Schütze, Nicola Spinosa, Dinko Fabris.
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